Un team di chirurghi della Università della California di Los Angeles (UCLA) ha eseguito con successo il primo trapianto di vescica umana su un paziente di 41 anni, Oscar Larrainzar, che aveva perso la funzionalità vescicale a causa di trattamenti oncologici per un raro tumore.
L'operazione, durata otto ore, ha coinvolto anche il trapianto di un rene, ripristinando quasi completamente la funzionalità del sistema urinario del paziente. Questo intervento rappresenta una svolta nella chirurgia urologica, offrendo una nuova speranza per chi soffre di gravi patologie vescicali e finora era costretto a ricorrere a derivazioni urinarie artificiali o neovesciche costruite con porzioni di intestino.
Il trapianto è stato il risultato di anni di ricerca e sperimentazione, iniziata nel 2020, con test su modelli animali, cadaveri umani e donatori non vitali. Una delle principali difficoltà superate è stata la preservazione della rete vascolare della vescica, fondamentale per garantire la sopravvivenza e la funzionalità dell'organo trapiantato.
I medici hanno pianificato di estendere la procedura ad altri quattro pazienti nell'ambito di una sperimentazione clinica, per valutare la capacità funzionale della vescica trapiantata e le eventuali complicazioni dell'innesto.Questa innovazione potrebbe ridurre drasticamente le complicanze associate alle tecniche tradizionali e migliorare la qualità di vita dei pazienti con patologie vescicali invalidanti.