Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Torre Annunziata, che gli contesta reati contro la pubblica amministrazione.
Secondo le prime ricostruzioni, Coppola, 48 anni, avvocato e sindaco dal 2020, sarebbe stato bloccato in flagranza di reato mentre intascava una mazzetta durante una cena successiva a un evento sportivo. L’indagine, coordinata dal procuratore Nunzio Fragliasso, riguarda presunti episodi di corruzione e illeciti amministrativi.Durante la perquisizione nella sua abitazione, sarebbero stati rinvenuti oltre 34.000 euro in contanti, mentre l’importo della tangente contestata ammonterebbe a 120.000 euro, legata a un appalto per la refezione scolastica.
L’arresto è avvenuto in flagranza di reato, mentre il sindaco riceveva del denaro durante una cena con un imprenditore. Insieme a lui è stato fermato anche un suo collaboratore, Francesco Di Maio, accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità, reato previsto dall’articolo 319-quater del Codice Penale.Le indagini hanno portato alla perquisizione di diverse abitazioni e dispositivi informatici di funzionari comunali e imprenditori coinvolti. Sono stati sequestrati documenti, smartphone, computer e tablet, oltre a ulteriori somme di denaro, per un totale complessivo di 285.000 euro in contanti.
L’arresto ha scosso la comunità sorrentina e potrebbe avere ripercussioni sulla gestione amministrativa locale. Il Comune di Sorrento, noto per il suo ruolo centrale nel turismo campano, si trova ora in una fase di incertezza politica.