1 min letti
Kaufmann, ostile e silenzioso davanti alla Gip: un nodo cruciale nel caso Villa Pamphili

16:49-del 15 luglio 2025, nel carcere romano di Rebibbia, si è svolto l’atteso interrogatorio di garanzia di Francis Kaufmann, il 46enne cittadino statunitense accusato del duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, di appena 11 mesi. 

Le due vittime erano state ritrovate senza vita il 7 giugno nel parco di Villa Pamphili, a Roma, in circostanze che hanno scosso profondamente l’opinione pubblica.


🛬 Dall’estradizione alla scena muta

Kaufmann era stato estradato dalla Grecia l’11 luglio, dopo essere stato arrestato sull’isola di Skiathos, dove si era rifugiato. Al suo arrivo a Ciampino, ha dato in escandescenze, accusando gli agenti di maltrattamenti e dichiarando di sentirsi male. Dopo una visita medica al Policlinico Tor Vergata, è stato giudicato idoneo al regime carcerario e trasferito a Rebibbia.Durante l’interrogatorio di garanzia, presieduto dalla Gip Flavia Costantini, Kaufmann ha scelto di non rispondere alle domande, avvalendosi della facoltà prevista dal codice di procedura penale. Presenti anche il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e il pm Antonio Verdi, titolari dell’inchiesta.


🔍 Gli elementi dell’accusa

Secondo gli inquirenti, Kaufmann è l’unico responsabile del delitto. Le prove raccolte includono:

  • Tracce biologiche compatibili con il suo DNA su oggetti ritrovati accanto ai corpi
  • Tabulati telefonici e immagini di videosorveglianza che lo collocano sulla scena del crimine
  • Testimonianze che confermano la presenza di Kaufmann con Anastasia e Andromeda nel parco il giorno della tragedia

Il rapporto tra Kaufmann e Trofimova era instabile, segnato da allontanamenti e riavvicinamenti. I tre vivevano in condizioni precarie, dormendo in giacigli di fortuna nel parco e lavandosi nelle fontane.


🧠 Profilo psicologico e strategia difensiva

Kaufmann, noto anche con l’alias Rexal Ford, ha mostrato comportamenti aggressivi e psicotici durante la detenzione in Grecia, dove aveva distrutto la cella e aggredito verbalmente il personale. La sua scelta di tacere potrebbe essere parte di una strategia difensiva, volta a non compromettere la propria posizione in una fase delicata dell’indagine.Il suo legale, Carlo Ludovico Favino, ha confermato che l’indagato si è già dichiarato innocente nei precedenti interrogatori, chiedendo di parlare con il consolato americano.


⚖️ Prossimi passi dell’inchiesta

La Procura di Roma prosegue con:

  • Analisi approfondite sui reperti biologici
  • Ricostruzione delle ultime ore di vita delle vittime
  • Valutazione di eventuali complicità o favoreggiamenti

Nei prossimi mesi, potrebbero essere disposte nuove misure cautelari o accertamenti tecnici, in vista di un possibile incidente probatorio.


📌 Il silenzio di Kaufmann non ferma l’inchiesta, ma ne complica la lettura. In attesa di ulteriori sviluppi, resta forte il dolore della famiglia Trofimova e il bisogno di verità per una tragedia che ha lasciato ferite profonde nella città di Roma.

Commenti
* L'indirizzo e-mail non verrà pubblicato sul sito Web.