14:41-22/06/25 Il caso di Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, si arricchisce di nuovi dettagli inquietanti, tra dichiarazioni familiari, ipotesi investigative e un passato segnato da truffe e identità fittizie.
Due giorni prima del ritrovamento dei corpi di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda a Villa Pamphili, Francis Kaufmann ha inviato un messaggio vocale a un amico scrittore romano, Federico Carro, chiedendo ospitalità per sé e per la bambina.
Nel messaggio, registrato il 5 giugno, Kaufmann che si presentava ancora con l’alias Rexal Ford diceva: «Siamo solo io e mia figlia, puoi ospitarci per una settimana o due?».
Nel vocale, Kaufmann affermava che la compagna lo aveva lasciato per tornare con l’ex, descritto come più stabile economicamente, e che non voleva più fare la madre. Aggiungeva di essere rimasto con la figlia e di cercare un posto dove stare a Roma, prima di trasferirsi a Milano.Secondo gli inquirenti, però, Anastasia era già morta al momento dell’invio dell’audio.
Questo elemento rafforza l’ipotesi che Kaufmann stesse cercando di costruirsi un alibi o di depistare le indagini. Il messaggio è stato trasmesso anche in esclusiva da Pomeriggio Cinque News, dove Carro ha raccontato di aver incontrato la coppia ad aprile e di non aver notato segnali di tensione.
In un’intervista riportata da diverse testate, Charlene Kaufmann, madre dell’indagato, ha dichiarato: «Mio figlio usciva con attrici e modelle, quella ragazza non era il suo tipo», riferendosi ad Anastasia Trofimova, la compagna trovata morta insieme alla figlia Andromeda a Villa Pamphili.
La donna ha ammesso di non aver mai conosciuto né Anastasia né la nipotina, ma di essere a conoscenza della loro esistenza. Ha anche raccontato che Francis viveva a Malta, dove avrebbe conosciuto la giovane russa, e che spesso le chiedeva denaro.
Kaufmann, cittadino statunitense di 46 anni, è stato arrestato a marzo sull’isola greca di Skiathos ed è attualmente detenuto a Larissa, in attesa di estradizione. È accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Secondo la Procura di Roma, Anastasia sarebbe stata soffocata, mentre la causa della morte della bambina è ancora oggetto di indagine.
Emergono anche dettagli su una presunta truffa cinematografica: sotto lo pseudonimo di Rexal Ford, Kaufmann avrebbe ottenuto oltre 860.000 euro di fondi pubblici dal Ministero della Cultura italiano per un film mai realizzato, intitolato Stelle della notte. Il progetto, presentato come una coproduzione italo-maltese, si è rivelato inesistente. Le autorità stanno ora indagando anche su questo fronte.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i movimenti di Kaufmann tra Malta, Roma e la Grecia. La madre ha riferito che il figlio le aveva detto di trovarsi in Grecia per girare un film, mentre in realtà era in fuga. L’FBI ha ascoltato Charlene Kaufmann come persona informata sui fatti.Il caso si configura come un intreccio di identità multiple, relazioni ambigue e presunti raggiri, con al centro una tragedia familiare che ha scosso l’opinione pubblica.