La Cassazione ha confermato gli arresti domiciliari per Chiara Petrolini, la giovane accusata di omicidio e soppressione di cadavere in relazione al ritrovamento dei corpi dei suoi due neonati, sepolti nel giardino della villetta di famiglia a Traversetolo.Secondo le motivazioni della sentenza del 25 febbraio, i giudici hanno stabilito che i reati commessi non sono più ripetibili, poiché le condizioni in cui si sono verificati non sussistono più. La Cassazione ha inoltre evidenziato la capacità mistificatoria e la determinazione criminale della giovane, ma ha ritenuto che la misura degli arresti domiciliari fosse sufficiente per impedirle di instaurare nuove relazioni che potrebbero portare a situazioni simili.La Procura di Parma ha chiesto il rinvio a giudizio, e Petrolini comparirà davanti al Gup il 16 maggio. Nel frattempo, il Tribunale del Riesame di Bologna dovrà riesaminare la misura cautelare, dopo che la Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza che prevedeva la custodia in carcere.