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VITALIZI PARLAMENTARI, Il pronunciamento della Camera sul ricorso degli ex deputati oggi

15:40-10/07/25 Il 10 luglio 2025, il Collegio d’Appello della Camera dei Deputati si è riunito per deliberare sul ricorso presentato da circa 900 ex parlamentari contro la delibera del 12 luglio 2018, che ha introdotto un ricalcolo degli assegni vitalizi secondo il metodo contributivo, in luogo del precedente sistema retributivo. 

La decisione, attesa da tempo, si inserisce in un contesto giuridico e politico di particolare rilevanza, in quanto incide su diritti acquisiti, aspettative legittime e principi di equità previdenziale.


⚖️ Il quadro normativo e regolamentare

La delibera del 2018, promossa sotto la presidenza di Roberto Fico e ispirata dalle proposte dell’allora presidente dell’INPS Tito Boeri, ha previsto:

  • L’applicazione retroattiva del metodo contributivo ai vitalizi già maturati
  • Una riduzione fino al 90% degli assegni per alcuni ex deputati
  • L’introduzione di mitigazioni per casi individuali, valutati dall’Ufficio di Presidenza

Il regolamento di previdenza della Camera, modificato nel 2012, aveva già previsto il passaggio al sistema contributivo per i nuovi parlamentari, ma la delibera del 2018 ha esteso tale regime anche ai trattamenti già in essere, sollevando dubbi di costituzionalità e violazione del principio di irretroattività delle norme sfavorevoli.


🧠 Il ricorso e le argomentazioni giuridiche

Gli ex deputati ricorrenti, assistiti da legali come Maurizio Paniz, hanno fondato il loro ricorso su:

  • Il principio della legittima aspettativa, riconosciuto dalla giurisprudenza amministrativa e costituzionale
  • La disparità di trattamento rispetto agli ex senatori, per i quali il Senato ha annullato il taglio nel 2023
  • La violazione del principio di proporzionalità, in quanto il ricalcolo ha inciso in modo sproporzionato su soggetti con più legislature

Il Collegio d’Appello, presieduto da Ylenia Lucaselli (FdI), ha confermato l’impianto della delibera, ritenendo legittima l’applicazione del metodo contributivo, ma ha riconosciuto la validità di alcune mitigazioni individuali, già previste nella precedente legislatura.


📉 Impatto economico e profili di sostenibilità

Secondo le stime ufficiali, la conferma del taglio comporta:

  • Un risparmio di oltre 15 milioni di euro per il solo anno 2024
  • La stabilizzazione del regime previdenziale parlamentare, in linea con quello dei comuni cittadini
  • L’eventuale apertura di un contenzioso internazionale, qualora i ricorrenti decidano di adire la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU)

🗣️ Considerazioni sistemiche e prospettive future

La sentenza di primo grado rappresenta un precedente giurisprudenziale significativo, che potrebbe orientare:

  • Le future riforme del sistema previdenziale parlamentare
  • Il dibattito politico sui privilegi della classe dirigente
  • La definizione di un equilibrio tra diritti acquisiti e sostenibilità finanziaria

Va inoltre sottolineato che, a differenza del Senato, la Camera ha mantenuto una linea rigorosa, respingendo ogni ipotesi di ripristino del sistema retributivo, salvo eccezioni tecniche legate al calcolo contributivo.


📌 La decisione del Collegio d’Appello della Camera si configura come un punto di svolta nel lungo contenzioso sui vitalizi, riaffermando il principio di equità intergenerazionale e la necessità di una disciplina previdenziale coerente con i valori costituzionali di solidarietà e sostenibilità.

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