11:00-17/07/25 TARANTO una serata di sangue ha sconvolto il quartiere Tamburi, zona popolare e già segnata da tensioni sociali e ambientali.
Poco prima delle 22:00 di mercoledì 16 luglio 2025, in via Machiavelli, si è verificata una sparatoria che ha lasciato sul campo un morto e tre feriti, di cui due in condizioni gravissime.
Secondo le prime ricostruzioni, sono stati esplosi almeno dieci colpi di arma da fuoco, calibro 7,65, in quello che appare come un conflitto tra più persone. L’episodio è avvenuto nei pressi delle cosiddette “case parcheggio”, un’area spesso al centro di episodi di cronaca nera.Le vittime sono state raggiunte da proiettili in diverse parti del corpo:
Fonti dell’ASL confermano che tra i feriti c’è anche il figlio dell’uomo deceduto, un dettaglio che aggiunge ulteriore drammaticità all’accaduto. Inizialmente si era ipotizzato il coinvolgimento di un minore, ma questa ipotesi non è stata confermata ufficialmente.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente:
L’area è stata messa in sicurezza e sottoposta a rilievi balistici. Sono stati ritrovati numerosi bossoli, segno che l’agguato è stato violento e premeditato.
Gli investigatori stanno vagliando diverse piste:
Le telecamere di sorveglianza della zona sono al vaglio degli inquirenti, mentre si raccolgono testimonianze tra i residenti, molti dei quali hanno assistito alla scena o sentito gli spari.
Il rione Tamburi, già noto per le sue problematiche ambientali legate all’inquinamento industriale, torna al centro della cronaca per un episodio di violenza urbana. I residenti parlano di una zona “abbandonata dalle istituzioni”, dove la tensione è palpabile e la paura cresce.
Dopo l’agguato, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nel quartiere, con presidi mobili e verifiche mirate. La collaborazione dei cittadini è considerata fondamentale per chiudere il cerchio e portare i responsabili davanti alla giustizia.
📌 La sparatoria di via Machiavelli è l’ennesimo campanello d’allarme su una realtà che chiede attenzione, risorse e interventi strutturali. Mentre le indagini proseguono, Taranto si interroga sul futuro di un quartiere che non vuole essere dimenticato.