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San Donà (VE) body cam in corsia per proteggere medici e infermieri

📰 San Donà, body cam in corsia per proteggere medici e infermieri: l’Ulss 4 avvia la sperimentazione

18:29-20/07/25 Una svolta tecnologica e culturale arriva nei Pronto Soccorso di San Donà di Piave e Portogruaro, dove l’Ulss 4 Veneto Orientale ha avviato un progetto sperimentale per dotare il personale sanitario di body cam indossabili. L’iniziativa, presentata ufficialmente dopo l’annuncio del presidente della Regione Luca Zaia, nasce per contrastare le aggressioni verbali e fisiche ai danni di medici e infermieri, sempre più frequenti nei reparti di emergenza.

🎥 Come funzionano le body cam

Le videocamere, piccole e leggere, vengono indossate da medici e infermieri nelle aree di triage e accettazione. Il loro utilizzo è regolato da un protocollo aziendale che prevede:

  • Attivazione manuale solo in caso di comportamenti minacciosi o aggressivi
  • Avviso preventivo all’utente, che viene informato della registrazione
  • Registrazione audio e video dell’interazione
  • Conservazione sicura dei dati, accessibili solo alle autorità giudiziarie o forze dell’ordine
  • Informative visibili nei reparti, nel rispetto della normativa sulla privacy

📊 I numeri delle aggressioni

Il personale dei Pronto Soccorso è tra i più esposti a episodi di violenza. Secondo i dati forniti dal direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi:

  • Nel 2023 si sono verificati 133 episodi, di cui 19 fisici
  • Nel 2024 i casi sono scesi a 108, con 8 aggressioni fisiche
  • Il trend è in diminuzione, ma resta preoccupante e richiede monitoraggio costante

🧩 Una strategia integrata

Le body cam sono solo una parte di un piano più ampio adottato dall’Ulss 4 per tutelare il personale sanitario. Il piano include:

  • Formazione specifica per gestire utenti aggressivi
  • Mappatura dei varchi di accesso e delle zone videosorvegliate
  • Protocollo provinciale con le forze dell’ordine per interventi rapidi
  • Linee guida regionali e un tavolo tecnico permanente per la prevenzione

🗣️ Le voci dal reparto

La direttrice del Pronto Soccorso di San Donà, Angela Beltrame, ha sottolineato:

“Il personale è consapevole di essere tra i più esposti. Le body cam non sono solo uno strumento di documentazione, ma anche un deterrente: sapere di essere ripresi spesso basta a placare comportamenti violenti”

Durante la presentazione ufficiale, è stata effettuata una simulazione pratica di aggressione, per mostrare come il dispositivo possa essere attivato e come le immagini possano contribuire alla ricostruzione dell’evento.

🛡️ Un messaggio chiaro

L’introduzione delle body cam rappresenta una risposta concreta a un problema diffuso. L’obiettivo è creare un clima di rispetto e sicurezza, tutelando chi ogni giorno lavora in prima linea per la salute dei cittadini.

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