18:15-24/06/25 La vicenda accaduta a Seminò di Ziano, nel piacentino, ha i contorni di una commedia surreale, ma è tutto vero: sabato, un 39enne operaio italiano ha rubato l’auto di un compaesano un uomo di 68 anni mentre quest’ultimo si trovava all’interno di un bar del paese. Il furto è avvenuto in pieno giorno, tra le 16:30 e le 17:00, senza alcuna apparente premeditazione.
Il ladro ha approfittato di un momento di distrazione del proprietario, salendo a bordo del veicolo e allontanandosi senza lasciare tracce. Dopo la denuncia ai Carabinieri di Borgonovo Val Tidone, è scattata una rapida attività investigativa. Poco più di un’ora dopo, l’auto è stata ritrovata parcheggiata in un vigneto a Vicobarone, nascosta tra i filari come se fosse un oggetto da dimenticare.
Raggiunto nella sua abitazione, il 39enne ha ammesso candidamente il gesto, spiegando di aver “nascosto il veicolo in attesa di tempi migliori”. Una frase che ha lasciato perplessi gli inquirenti e divertiti seppur con amarezza i residenti. L’uomo è stato denunciato per furto aggravato, mentre l’auto è stata restituita al legittimo proprietario.
Non si tratterebbe di un furto a scopo di lucro, né di un’azione legata a vendette personali. Secondo quanto emerso, l’uomo non avrebbe precedenti penali rilevanti, ma avrebbe mostrato comportamenti eccentrici nei giorni precedenti. Gli inquirenti non escludono che dietro il gesto ci siano fragilità personali o disagio psichico, anche se al momento non risultano perizie mediche disposte.
Un episodio che, pur nella sua assurdità, mette in luce l’importanza della prontezza investigativa e della vicinanza territoriale delle forze dell’ordine, capaci di risolvere il caso in poche ore.