16:10-14/06/25 Il cold case della salma senza testa rinvenuta lungo l'A22 del Brennero ha finalmente trovato una risoluzione dopo 17 anni. La vittima, identificata come Mustafa Sahin, un 20enne tedesco di origini turche, fu strangolato e successivamente decapitato con modalità che denotano una spiccata perizia tecnica.
L'omicidio si è consumato nel garage dell'abitazione dell'imputato, Alfonso Porpora, un 61enne siciliano, già detenuto in Germania per altri due omicidi. L'analisi autoptica ha confermato che la causa primaria del decesso fu asfissia da strangolamento, mentre la decapitazione avvenne post mortem, con un taglio netto e chirurgico.
La svolta nelle indagini è giunta grazie a un interrogatorio condotto dalle autorità tedesche, nel quale Porpora ha ammesso la propria responsabilità. La moglie della vittima, figlia dell'imputato, ha riconosciuto il corpo attraverso le fotografie fornite dalla polizia, e l'identità è stata definitivamente confermata tramite analisi del DNA.
L'imputato, già condannato all'ergastolo, si configura come un omicida seriale, avendo ucciso anche il secondo compagno della figlia nel 2014, smembrandone il corpo e occultandone i resti in un bosco in Sicilia. Il movente del delitto di Sahin resta parzialmente oscuro, ma si ipotizza una forte avversione di Porpora nei confronti della relazione tra il giovane e sua figlia.