🗓️ 27 giugno 2025 – Milano
La Procura per i Minorenni di Milano ha chiesto 20 anni di reclusione per Riccardo Chiarioni, il giovane che nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre 2024, a soli 17 anni, ha ucciso con 108 coltellate il padre, la madre e il fratello di 12 anni nella villetta di famiglia a Paderno Dugnano, nel Milanese.🔍 Il contesto e la perizia psichiatrica
- Il ragazzo è stato ritenuto parzialmente incapace di intendere e di volere da una perizia psichiatrica disposta dal Tribunale.
- Secondo quanto emerso, viveva in uno stato di alienazione mentale, tra realtà e fantasia, convinto che uccidendo i familiari avrebbe potuto “vivere in modo libero” e diventare “immortale”.
- La sera del delitto era appena terminata la festa di compleanno del padre.
⚖️ La richiesta della Procura
- Il processo si svolge con rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo sulla pena massima (30 anni), portando la richiesta a 20 anni.
- La Procura ha chiesto che le aggravanti, tra cui la premeditazione, prevalgano sul vizio parziale di mente.
- La difesa, rappresentata dall’avvocato Amedeo Rizza, ha chiesto il proscioglimento per totale incapacità.
🧠 Il profilo psicologico
- Il giovane avrebbe maturato l’idea della strage durante l’estate, in un periodo di forte disagio interiore.
- Nella sua confessione ha dichiarato: “Volevo cancellare tutta la mia vita di prima”.
👨⚖️ Prossimi sviluppi
La sentenza è attesa nel pomeriggio. Il caso ha suscitato un forte impatto mediatico e sociale, anche per l’apparente normalità della famiglia e l’assenza di segnali premonitori.