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Ossa ritrovate al San Camillo di Roma ha riacceso l’attenzione sul caso di Emanuela Orlandi

14:59-29/07/25  Il ritrovamento di ossa umane nel vano ascensore del padiglione Monaldi dell’ospedale San Camillo di Roma, avvenuto il 24 luglio 2025, ha riacceso l’attenzione sul mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana svanita nel nulla il 22 giugno 1983.


🏥 Il ritrovamento

  • Le ossa sono state scoperte da un operaio durante lavori di ristrutturazione.
  • Il padiglione era abbandonato da anni, ma in passato è stato rifugio per senzatetto e tossicodipendenti.
  • I carabinieri e la scientifica hanno sequestrato l’area e avviato gli esami medico-legali.

🧬 Esami in corso

  • Gli esperti stanno analizzando i resti per determinarne sesso, età e datazione.
  • Le prime stime indicano che le ossa non risalirebbero a più di 7–8 anni fa, rendendo improbabile un collegamento diretto con Emanuela.
  • Tuttavia, la Procura di Roma ha il DNA della ragazza e potrebbe procedere con la comparazione genetica.

🕵️‍♀️ I collegamenti con il caso Orlandi

  • Il padiglione si trova vicino a via Alessandro Pignatelli, dove secondo Sabrina Minardi, ex compagna del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis, Emanuela sarebbe stata tenuta prigioniera.
  • Minardi parlò di sotterranei collegati al San Camillo, usati come covi dalla Banda.
  • Il fratello Pietro Orlandi ha commentato: “Spero non siano le sue. Significherebbe che è morta”.

⚠️ Cautela e suggestioni

  • L’avvocata della famiglia, Laura Sgrò, ha dichiarato che si procederà al test del DNA solo se i resti risulteranno compatibili con una giovane donna degli anni ’80.
  • Ogni volta che a Roma vengono ritrovate ossa, il pensiero corre a Emanuela, ma serve prudenza e attendere i risultati scientifici.

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