18:59-18/06/25 Al momento non ci sono indicazioni concrete che l’Italia entrerà in guerra nel prossimo futuro, ma il contesto internazionale è teso e in continua evoluzione.
Secondo recenti dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto, l’Italia sta rafforzando la propria strategia di sicurezza per far fronte a minacce ibride e scenari imprevedibili. Crosetto ha affermato che “non esistono scenari bucolici” e che bisogna essere pronti a difendersi, citando come esempio i Paesi baltici e la Polonia, che si comportano come se un conflitto fosse imminente.Tuttavia, ha anche chiarito che l’obiettivo dell’Italia è evitare che la guerra arrivi sul proprio territorio, puntando su deterrenza, resilienza e cooperazione internazionale.
Le forze armate italiane stanno quindi investendo in modernizzazione e preparazione, ma non ci sono segnali di un coinvolgimento diretto in un conflitto armato.
La guerra ibrida è una forma di conflitto che combina strumenti convenzionali (come eserciti e armi) con strumenti non convenzionali, come:
L’obiettivo è colpire un Paese senza dichiarare guerra apertamente, sfruttando vulnerabilità interne per indebolirlo dall’interno.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato che l’Italia si sta preparando a questi scenari con un approccio multidimensionale. Alcuni punti chiave:
In sintesi, l’Italia non si prepara a una guerra tradizionale, ma a difendersi da attacchi invisibili e subdoli, che possono colpire economia, informazione, infrastrutture e fiducia pubblica.