16:30-14/06/25 Le autorità hanno eseguito un maxi sequestro di beni per un valore superiore a 4 milioni di euro nei confronti di due fratelli, ritenuti legati alla camorra. Il provvedimento, disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, ha colpito un ingente patrimonio immobiliare nelle Marche, comprendente 25 unità immobiliari (tra cui un albergo, appartamenti, magazzini e uffici) e 23 terreni per un'estensione complessiva di oltre 200mila metri quadrati.
I due fratelli, un tempo considerati a capo di un clan camorristico attivo tra Caserta e Napoli, si sarebbero trasferiti nelle Marche negli anni '90, dopo una faida con un gruppo rivale. Qui avrebbero investito capitali ritenuti di provenienza illecita in acquisizioni immobiliari. Le indagini patrimoniali hanno evidenziato una sproporzione tra i redditi dichiarati e il valore dei beni accumulati nel tempo.
Secondo gli inquirenti, le risorse utilizzate per le acquisizioni deriverebbero da estorsioni, ricettazione, traffico di armi e droga, oltre a reati fallimentari. Il sequestro, eseguito sulla base delle normative previste dal Codice Antimafia, rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, sottraendo potere e influenza ai clan.