11:11-28/06/25 Una tragedia silenziosa si è consumata nel Mediterraneo centrale: la nave Life Support di Emergency ha recuperato, nel pomeriggio di venerdì 27 giugno 2025, due corpi senza vita alla deriva in acque internazionali della zona SAR (Search and Rescue) libica.
⚠️ Il contesto del ritrovamento
- L’allarme era stato lanciato il giorno prima, giovedì 26 giugno, da Sea-Watch, dopo che il suo velivolo Seabird aveva individuato sei cadaveri in mare.
- Il primo corpo è stato avvistato alle 14:30 e recuperato alle 14:54; il secondo è stato individuato alle 15:42 e recuperato alle 16:08, grazie alle coordinate fornite dal velivolo Colibrì 2 di Pilotes Volontaires.
🧬 Ipotesi e condizioni dei corpi
- I corpi erano in avanzato stato di decomposizione, rendendo impossibile determinarne il sesso.
- Secondo il medico di bordo Umberto Marzi, erano in acqua da almeno una settimana.
- Le cause del decesso non sono certe, ma si ipotizza:
- un naufragio non segnalato,
- un soccorso mancato,
- oppure un’intercettazione da parte della Guardia costiera libica, che avrebbe spinto alcune persone a gettarsi in mare per evitare il rimpatrio.
🚢 Conseguenze e reazioni
- La nave Life Support ha ricevuto Augusta come porto di sbarco per le salme, con arrivo previsto per domenica 29 giugno alle ore 12.
- La capomissione Anabel Montes Mier ha denunciato l’inerzia europea: “È disumano che Italia ed Europa appaltino la gestione dei flussi migratori a Paesi terzi che violano sistematicamente i diritti umani”.
Un episodio che riaccende l’allarme sulla mancanza di soccorsi strutturati nel Mediterraneo centrale.