17:12-31/05/25 La normativa italiana sulla detenzione e porto d’armi è tra le più rigide d’Europa. Le restrizioni sono state introdotte per garantire la sicurezza pubblica e prevenire la diffusione indiscriminata di armi.L’Italia vieta il possesso di armi da guerra ai civili e impone regole severe per la detenzione di armi da fuoco. Per poter detenere un’arma, è necessario ottenere una licenza rilasciata dalla Questura, seguire procedure di denuncia e rispettare norme sul trasporto e sulla custodia.Le pene per il possesso illegale di armi sono severe, con reclusione da 2 a 4 anni e aggravanti in caso di utilizzo per fini criminosi. Inoltre, il governo italiano ha rafforzato i controlli sulla vendita e sulla detenzione delle armi negli ultimi anni.
La legge italiana consente ai privati di detenere alcune categorie di armi, ma solo con permessi specifici. Le principali licenze includono:
Le armi da guerra, invece, sono vietate ai civili e possono essere detenute solo dalle forze dell’ordine e militari.
Le armi civili si dividono in:
Secondo il Decreto Legislativo 104/2018, il numero massimo di armi che si possono detenere in casa è:
Il divieto di libera detenzione di armi in Italia è motivato da diversi fattori:
Per detenere un’arma, è necessario:
Negli ultimi anni, alcune modifiche legislative hanno introdotto pene più severe per l’uso illegale di armi, con reclusione da 2 a 4 anni per chi le utilizza a fini offensivi. Inoltre, il governo ha rafforzato i controlli sulle licenze e sulla vendita di armi.