14:40-04/06/25
Il Decreto Sicurezza: 14 nuovi reati e 9 aggravanti
Il Decreto Sicurezza, approvato definitivamente dal Senato con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un'astensione, introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti. Il provvedimento, già passato alla Camera il 29 maggio, è ora ufficialmente legge.
I nuovi reati introdotti
Ecco le principali novità del decreto:
- Blocco stradale e ferroviario – Diventa reato l'impedimento alla libera circolazione con il proprio corpo. La pena prevista è da sei mesi a due anni di reclusione.
- Occupazione abusiva di immobili – Chi occupa arbitrariamente un immobile destinato a domicilio altrui rischia da due a sette anni di carcere. È prevista una procedura d'urgenza per lo sgombero immediato.
- Accattonaggio con minori – L'uso di minori fino a 16 anni per l'accattonaggio è punito con il carcere.
- Rivolta nelle carceri – Se negli scontri si verifica un decesso, la pena può arrivare fino a 18 anni di reclusione.
- Danneggiamento durante manifestazioni – Se il danneggiamento avviene con violenza o minaccia, la pena va da un anno e sei mesi a cinque anni, con una multa fino a 15.000 euro.
- Divieto di vendita di cannabis light – Viene vietata la vendita di infiorescenze di cannabis, anche se con basso contenuto di THC.
- Aggravante per reati vicino a stazioni ferroviarie e metropolitane – Chi commette reati in queste aree rischia pene più severe.
- Norme anti-No Tav e anti-No Ponte – Viene introdotta un'aggravante per chi partecipa a proteste contro grandi opere infrastrutturali.
- Uso di minori per attività criminali – Chi coinvolge minori in attività illecite rischia pene più alte.
- Sanzioni per chi non si ferma allo stop della polizia – Pene più severe per chi ignora l'alt della polizia.
- Protezione degli agenti di polizia – Introduzione di bodycam obbligatorie e rimborso delle spese legali fino a 10.000 euro.
- Norme per gli 007 – Estensione della non punibilità per gli agenti dell'intelligence.
- Tutor per le vittime di usura – Creazione di un albo di esperti per aiutare le vittime a rientrare nel circuito legale.
- Più lavoro in carcere – Incentivi per le imprese che assumono detenuti.
Le reazioni politiche
Il decreto ha suscitato forti proteste da parte delle opposizioni, in particolare Pd, M5s e Avs, che hanno contestato le nuove misure e inscenato un sit-in in Aula. Il senatore Alberto Balboni (FdI) ha provocato una reazione accesa affermando: "Capisco che vogliate stare dalla parte della criminalità", scatenando proteste e un quasi scontro fisico in Aula.