11:58-22/06/25
La tragedia avvenuta il 21 giugno 2025 a Gerola Alta, in provincia di Sondrio, ha scosso la comunità valtellinese e rilanciato il dibattito sulla sicurezza in montagna. La vittima, Maria Virginia Manno, 74 anni, originaria della provincia di Milano, stava partecipando a un’escursione in compagnia di amici lungo un sentiero delle Alpi Orobie Valtellinesi, in un’area nota per la sua bellezza ma anche per la sua complessità morfologica.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della compagnia di Sondrio, la donna sarebbe scivolata lungo un pendio molto ripido, rotolando per diversi metri fino a finire su una strada sottostante. L’ipotesi prevalente è che sia stata colpita da un malore improvviso, che le avrebbe fatto perdere l’equilibrio in un tratto particolarmente esposto del sentiero.
L’allarme è stato lanciato alle 14:43. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, un’automedica, un’ambulanza e l’elisoccorso decollato dalla base di Caiolo. Le operazioni di recupero sono state rese difficili dalla natura impervia del terreno. Nonostante i tentativi di rianimazione, i soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso della donna.
Si tratta della terza vittima in meno di un mese sulle montagne della provincia di Sondrio, un dato che preoccupa le autorità e le associazioni escursionistiche locali. Le indagini sono in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, ma non si esclude che la donna possa aver sottovalutato la difficoltà del percorso o che non fosse adeguatamente equipaggiata.
Questo episodio riaccende l’attenzione sulla necessità di una maggiore consapevolezza dei rischi legati all’escursionismo, soprattutto tra le persone anziane.
Le autorità locali stanno valutando l’installazione di nuove segnalazioni di pericolo e l’intensificazione dei controlli sui sentieri più esposti.