17:03-13/07/25 Una drammatica vicenda ha sconvolto la città di Terni nella mattinata di domenica 13 luglio. Una donna di 31 anni, al nono mese di gravidanza, è precipitata dalla finestra della sua abitazione al secondo piano di una palazzina nel quartiere Borgo Bovio. Il neonato che portava in grembo è deceduto, mentre la donna è ricoverata in prognosi riservata con gravi lesioni alle vertebre e alle caviglie.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna — di origine albanese — era stata dimessa appena il giorno prima dal reparto psichiatrico dell’ospedale di Foligno, dove era ricoverata per disturbi mentali legati alla sua prima gravidanza. L’ipotesi prevalente è quella di un gesto volontario, anche se gli inquirenti stanno valutando ogni elemento per chiarire la dinamica.
I medici dell’ospedale Santa Maria di Terni hanno tentato un cesareo d’urgenza per salvare il neonato, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. La madre è stata sottoposta a intervento chirurgico e resta in condizioni critiche.
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Terni, ha escluso l’intervento di terzi. Il procuratore Andrea Claudiani ha sottolineato l’importanza di chiarire l’accaduto per la sua rilevanza umana e sociale, prima ancora che giudiziaria. Si indaga anche sul percorso di cura e sul supporto psicologico ricevuto dalla donna, per capire se sia stata lasciata colpevolmente sola.
Una tragedia che solleva interrogativi profondi sul sistema di assistenza psichiatrica, sulla tutela delle persone fragili e sul sostegno alle madri in difficoltà.