10:55-28/06/25 Prato, 28 giugno 2025 – Una maxi operazione condotta dalla Procura di Prato, guidata dal procuratore Luca Tescaroli, ha scoperchiato un sistema illecito di introduzione di cellulari, smartwatch e droga all’interno del carcere “La Dogaia”. Le modalità? Palloni da calcio lanciati oltre il muro di cinta, fionde artigianali, pacchi postali truccati e persino complicità di agenti penitenziari.
L’indagine, avviata nel luglio 2024, ha documentato un traffico sistematico di oggetti proibiti:
Il blitz ha portato a:
I detenuti coinvolti appartenevano in gran parte ai reparti di Alta e Media Sicurezza, dove erano reclusi anche soggetti legati alla criminalità organizzata. Alcuni di loro godevano di privilegi indebiti, come libertà di movimento, accesso a internet e disponibilità di dispositivi elettronici.
Il blitz è scattato all’alba del 28 giugno 2025, con:
L’inchiesta ha messo in luce falle strutturali nella sicurezza del carcere pratese e un sistema corruttivo radicato. Il procuratore Tescaroli ha parlato di “una rete organizzata e tollerata”, che ha permesso ai detenuti di mantenere contatti con l’esterno e gestire traffici illeciti anche dall’interno delle celle.