
14:43-08/07/25 CANNOBIO (VB) – Si sono svolti oggi, martedì 8 luglio, nella collegiata di San Vittore, i funerali di don Matteo Balzano, il sacerdote 35enne che si è tolto la vita sabato scorso. Una chiesa gremita, un paese in silenzio e un dolore composto hanno accompagnato l’ultimo saluto a un prete che aveva saputo ridare vita all’oratorio e conquistare il cuore dei giovani.
Durante la cerimonia, una ragazza dell’oratorio ha letto un messaggio a nome dei giovani di Cannobio:
“Sei apparso come un arcobaleno dopo il temporale. Per noi non eri solo un don, eri un amico. Conserviamo un sacco di ricordi bellissimi, come le serate del venerdì in cui ci invitavi a sviluppare un senso critico tutto nostro. Il nostro rapporto non è finito, si è trasformato: butta ogni tanto un occhio giù, ne avremo bisogno”.
A celebrare la messa è stato monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, che ha invitato i sacerdoti a “non perdere la bussola” e a “curare di più l’anima in tutte le cose che facciamo, in questo tempo in cui il senso del vivere rischia di spegnersi”. Ha concluso con sette parole scritte nei giorni precedenti:
“Dolce fratello, giovani orfani affranti, pianto infinito”.
Don Matteo era originario di Grignasco, ordinato nel 2017, e da due anni era viceparroco a Cannobio, dove aveva rilanciato le attività dell’oratorio e avviato il Grest estivo. Nessuno, tra amici e fedeli, aveva colto segnali di disagio. Il suo gesto ha lasciato una ferita profonda, ma anche un’eredità di affetto e impegno educativo.