📰 Avezzano, 77enne resta 48 ore su una barella: aperta inchiesta per omicidio colposo
10:25-16/07/25 AVEZZANO (AQ) una vicenda drammatica ha scosso la comunità abruzzese e sollevato interrogativi sulla gestione dei pazienti fragili. Antonella Mettini, 77 anni, madre del giornalista Francesco Capozza, è deceduta il 9 luglio 2025 all’ospedale Santi Filippo e Nicola di Avezzano, dopo essere rimasta 48 ore su una barella del pronto soccorso in seguito a un ictus ischemico.
🏥 La cronologia dei fatti
- 25 giugno: Antonella accusa un malore mentre si trova a Tagliacozzo, dove ha una casa di villeggiatura. Viene trasportata ad Avezzano e sottoposta a TAC, che conferma l’ischemia cerebrale.
- 48 ore in barella: nonostante la diagnosi, resta nel pronto soccorso senza essere trasferita in reparto.
- 28 giugno: viene ricoverata in geriatria, ma inizia a rifiutare il cibo.
- 7 luglio: una risonanza evidenzia occlusione delle carotidi, ma l’intervento chirurgico non viene eseguito.
- 8 luglio: viene diagnosticata una infezione alla colecisti e una megalocardia.
- 9 luglio: Antonella muore per arresto cardiaco.
⚖️ La denuncia e l’inchiesta
Il figlio, Francesco Capozza, ha presentato una denuncia alla Procura di Avezzano, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in ambito sanitario, al momento contro ignoti.Secondo la denuncia:
- Sarebbero stati somministrati farmaci non adeguati (antidepressivi, diuretici e antipertensivi nonostante l’ipotensione).
- Non sarebbero stati somministrati antibiotici né farmaci cardiologici, nonostante le patologie emerse.
- Il figlio lamenta mancata comunicazione sul peggioramento clinico e ritardi nel ricovero.
- Si ipotizza che un ricovero tempestivo in cardiologia o terapia intensiva avrebbe potuto evitare il decesso.
🗣️ Le parole del figlio
“Non chiedo vendetta, ma la verità. Mia madre meritava rispetto, ascolto e cura. Voglio che nessun altro debba vivere una vicenda simile” — Francesco Capozza
📍 Il caso ha riacceso il dibattito sulla gestione dei pazienti anziani e sull’efficienza del sistema sanitario. La comunità di Carsoli si stringe attorno al dolore della famiglia, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.