16:33-20/06/25 La vicenda di Zoe, la cagnolina scomparsa a Modena, è un caso emblematico di come un gesto apparentemente altruista possa trasformarsi in un reato.
Tre giovani donne, tra i 20 e i 30 anni, si sono presentate lo scorso lunedì presso l’ambulatorio della veterinaria Renata Passalacqua a Modena, portando con sé Zoe, un’amstaff femmina. Hanno raccontato di averla trovata sabato pomeriggio lungo l’argine del fiume a Bondeno (Ferrara), sostenendo che fosse abbandonata o maltrattata.La veterinaria ha verificato il microchip e ha contattato il legittimo proprietario, che si è detto sollevato e ha autorizzato la dottoressa a fornire il suo numero alle ragazze per organizzare la restituzione. Ma da quel momento, le tre sono sparite con il cane, senza mai contattare il proprietario.
Il proprietario ha sporto denuncia per furto e i carabinieri hanno raccolto la segnalazione. Un vicino ha riferito di aver visto le ragazze caricare Zoe in auto, confermando che si sono allontanate volontariamente.
Anche se l’intento iniziale poteva sembrare protettivo, trattenere un animale identificato e non restituirlo al proprietario costituisce un reato. In questo caso si parla di furto aggravato, poiché l’animale è un bene mobile registrato (grazie al microchip) e legalmente riconducibile a una persona.
Chi trova un cane deve:
Anche un gesto in buona fede può avere conseguenze penali se non si rispettano le procedure.