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Alessia Pifferi, nuova perizia psichiatrica: dai disegni che fece a 6 anni al Blacky pictures test

Processo bis per Alessia Pifferi: la giustizia interroga la mente dietro il delitto

13:55-02/07/25   Milano (Tribunale d’Appello) – Il procedimento giudiziario a carico di Alessia Pifferi, già condannata in primo grado all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, entra in una fase cruciale. Il processo d’appello, avviato nel febbraio 2025, si concentra sulla capacità di intendere e di volere dell’imputata al momento del fatto, con l’obiettivo di valutare se un disturbo cognitivo possa aver influito sulla sua condotta omissiva.

⚖️ La sentenza di primo grado

Il 13 maggio 2024, la Corte d’Assise di Milano ha condannato Pifferi all’ergastolo, riconoscendo le aggravanti del vincolo parentale e dell’abbandono, ma escludendo la premeditazione. La motivazione della sentenza ha definito l’imputata “lucida e consapevole”, rigettando la tesi difensiva di una presunta incapacità mentale.

🧠 La nuova perizia psichiatrica

Su richiesta della difesa, la Corte d’Appello ha disposto una nuova perizia psichiatrica, affidata a tre esperti: lo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, la neuropsicologa Nadia Bolognini e il neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni. I consulenti stanno esaminando materiale inedito, tra cui:

  • Disegni infantili realizzati da Pifferi all’età di sei anni
  • Il Blacky Pictures Test, utilizzato per indagare la personalità in età evolutiva
  • Documentazione scolastica e psicopedagogica conservata presso il Policlinico di Milano

I test psicodiagnostici sono stati ripetuti, ma i risultati non si discostano significativamente da quelli già acquisiti nel primo processo.

📅 Calendario delle udienze

DataEvento
27 agosto 2025Termine per il deposito della perizia
24 settembre 2025Audizione dei periti in aula
22 ottobre 2025Sentenza attesa del processo d’appello

👩‍⚖️ Le parti in causa

  • Difesa: Avvocata Alessia Pontenani, che sostiene la fragilità cognitiva dell’imputata
  • Accusa: Sostiene la piena lucidità e consapevolezza della madre
  • Parte civile: La sorella Viviana Pifferi, che ha dichiarato pubblicamente: “Era lucidissima, non ha mai mostrato pentimento”

🔍 Inchiesta parallela

Contestualmente, è stato aperto un procedimento a carico della stessa Pontenani e di altri consulenti, accusati di falso e favoreggiamento per presunta manipolazione della perizia psichiatrica nel primo grado. L’udienza preliminare è fissata per l’11 settembre 2025.


Il processo bis rappresenta un delicato bilanciamento tra verità giudiziaria e analisi psichiatrica, in un caso che ha scosso profondamente l’opinione pubblica. La sentenza attesa per ottobre potrebbe confermare l’ergastolo o aprire la strada a una riformulazione della pena, qualora venisse riconosciuta una parziale incapacità mentale.


Ricordiamo che Alessia Pifferi è già stata condannata all’ergastolo il 13 maggio 2024 dalla Corte d’Assise di Milano per omicidio volontario aggravato della figlia Diana.

La sentenza di primo grado ha riconosciuto le aggravanti del vincolo parentale e dell’abbandono, ma ha escluso la premeditazione.Il processo bis, cioè il ricorso in appello, è stato richiesto dalla difesa per rivalutare la capacità mentale dell’imputata al momento dei fatti. 

Non si tratta di un nuovo processo sul delitto, ma di una fase giudiziaria successiva che potrebbe in via eccezionale modificare la pena se venisse dimostrata una parziale incapacità di intendere e volere.

La sentenza dell’appello è prevista per il 22 ottobre 2025, dopo la conclusione della perizia psichiatrica e delle udienze integrative.

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