La tragedia di Elisa Spadavecchia, travolta da una ruspa sulla spiaggia di Pinarella di Cervia, ha sollevato molte domande sulla sicurezza e sulle responsabilità. L'autista del mezzo, Lerry Gnoli, era senza patente da tre anni, dopo che gli era stata revocata nel 2022 per un precedente incidente mortale.
L'incidente è avvenuto nella mattina di sabato 24 maggio, mentre la ruspa operava sulla spiaggia, in un'area già frequentata da bagnanti. Secondo le prime ricostruzioni, il mezzo pesante si muoveva a pochi metri da donne e bambini, senza autorizzazione ufficiale. La Cooperativa Bagnini di Cervia e il Comune hanno preso le distanze dall'accaduto, definendo "inaccettabile" l'uso di mezzi pesanti in orari di balneazione.
Gnoli, 54 anni, non avrebbe dovuto essere alla guida della ruspa. La sua patente era stata revocata nel 2022, dopo aver investito e ucciso un anziano di 83 anni all'uscita da una chiesa. In quell'occasione, era risultato positivo alla cocaina. Nonostante ciò, pare abbia continuato a lavorare con mezzi pesanti, come dimostrano alcuni video pubblicati sui social.
La Procura di Ravenna sta indagando per chiarire le responsabilità dirette e indirette. La PM Lucrezia Ciriello si è recata personalmente sul luogo dell'incidente per raccogliere prove e testimonianze. Si ipotizza che Gnoli fosse stato impiegato informalmente da una cooperativa di padroncini, che potrebbe aver assegnato ufficialmente il lavoro a un altro autista.
L'incidente ha suscitato indignazione tra i cittadini e i familiari delle vittime. Caterina Fedi, nipote dell'anziano ucciso nel 2022, ha dichiarato: "Com'è possibile che chi ha già distrutto una famiglia sia rimasto libero di rifarlo ancora?". La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza nei lidi balneari e sulla possibile omertà nel settore 🚜⚠️