đź”´L'accusa: hanno favorito l'immigrazione. L'equipaggio Mare va a processo.
16:45-29/05/25 Il processo contro l’equipaggio della Mare Jonio, nave della ONG Mediterranea Saving Humans, è entrato nella fase dibattimentale presso il Tribunale di Ragusa, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dal presunto profitto economico derivante dal soccorso di 27 migranti nel settembre 2020.
Dinamica dei fatti
L’indagine è nata dal trasbordo di 27 naufraghi dalla nave cargo danese Etienne Maersk alla Mare Jonio, con successivo sbarco a Pozzallo. Due mesi dopo, la società Maersk Tankers ha versato 125mila euro alla Idra Social Shipping, proprietaria della Mare Jonio. Per l’accusa, questa transazione rappresenta la prova del profitto illecito, mentre la difesa sostiene che si trattava di una donazione benefica.
Gli imputati
Il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Ragusa, Eleonora Schininà , ha disposto il rinvio a giudizio per sette imputati, tra cui:
- Pietro Marrone, comandante della nave.
- Alessandra Metz, legale rappresentante della societĂ armatrice Idra Social Shipping.
- Giuseppe Caccia, vicepresidente del CdA di Idra e capo spedizione.
- Luca Casarini, fondatore di Mediterranea Saving Humans.
- Agnese Colpani, medico di bordo.
- Fabrizio Gatti, soccorritore.
- Georgios Apostolopoulos, tecnico navale.
Strategia della difesa
Luca Casarini ha dichiarato che il processo sarà un’occasione per chiedere conto alle istituzioni dell’omissione di soccorso nei confronti dei migranti lasciati in mare per 38 giorni. L’avvocata Serena Romano ha annunciato che la difesa porterà in aula:
- I vertici della Maersk, per dimostrare l’assenza di accordi economici.
- I naufraghi, per raccogliere le loro testimonianze dirette.
Prossimi sviluppi
La prima udienza è fissata per il 21 ottobre 2025 presso il Tribunale di Ragusa. Il caso potrebbe avere implicazioni significative per il futuro delle missioni umanitarie nel Mediterraneo, con il rischio di una criminalizzazione del soccorso in mare.