18:50 - 31/05/25 In Italia puoi ritirare i tuoi risparmi in contanti, ma ci sono alcune regole da seguire.
Limiti e controlli sui prelievi
- Non esiste un limite legale per i prelievi di contanti da un conto corrente privato.
- Tuttavia, se prelevi più di 10.000 euro in un mese, la banca è obbligata a segnalare l’operazione all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF).
- Per prelievi superiori a 12.500 euro, è necessaria la presenza di un intermediario abilitato, come un notaio o un commercialista.
Motivazioni della normativa
Queste regole servono a contrastare fenomeni di riciclaggio, evasione fiscale e finanziamento illecito. Se prelevi una somma elevata, la banca potrebbe chiederti di motivare l’operazione, ma non può impedirti di ritirare i tuoi soldi.
Esatto! In Italia, per evitare segnalazioni, è importante non superare la soglia di 10.000 euro di versamenti in contanti in un mese solare. Anche se si effettuano più versamenti di importo inferiore, il totale viene comunque monitorato.
Come evitare controlli sui versamenti
- Limitare i versamenti in contanti: Se possibile, è meglio utilizzare strumenti tracciabili come bonifici o pagamenti con carta.
- Giustificare l’origine del denaro: Se il Fisco richiede chiarimenti, è utile avere documentazione che attesti la provenienza dei fondi.
- Evitare operazioni sospette: Versamenti frequenti e di importi elevati possono attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate.
Controlli fiscali e segnalazioni
Le banche e gli uffici postali sono obbligati a comunicare all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) i movimenti sospetti. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli fino a 5 anni dopo il versamento.